tecnologie di frontiera
Impatto dell’Intelligenza Artificiale nel settore bancario : il punto di vista di Domenico Maria Caprioli
In occasione della recente convention dei consulenti finanziari di Allianz Investment Bank, Domenico Maria Caprioli, Responsabile per la Ricerca e le Partnership di YSEDU, ha esplorato insieme a Carlo Iorio un tema di grande attualità: l’impatto dell’Intelligenza Artificiale (AI) e delle tecnologie profonde sul settore assicurativo. Un’interessante riflessione su come queste innovazioni stiano trasformando il lavoro dei consulenti finanziari e assicurativi, ma che ha anche richiamato l’attenzione su un punto fondamentale: l’importanza di preservare il valore delle capacità umane, come l’ascolto, l’empatia e il giudizio discrezionale.

L’Intelligenza Artificiale come catalizzatore di cambiamento
L’AI e le tecnologie di frontiera stanno già ridisegnando i processi e le operazioni anche nel settore delle assicurazioni. Le innovazioni tecnologiche, infatti, rendono possibile un’analisi dei dati più accurata e tempestiva, migliorando la capacità di anticipare le tendenze di mercato e di personalizzare le soluzioni assicurative. Per i consulenti finanziari, ciò significa avere accesso a strumenti in grado di elaborare una mole di informazioni che sarebbe impensabile gestire manualmente, portando a valutazioni più rapide e accurate.
Domenico Maria Caprioli evidenzia che l’AI deve essere vista come uno strumento di supporto, e non come un sostituto della dimensione umana del lavoro finanziario:
“L’AI ci pone di fronte a uno specchio,” afferma Caprioli. “Se vogliamo ridurre il nostro ruolo a quello di semplici esecutori, perdiamo in partenza, perché l’AI è un esecutore migliore di noi. Ma se riconosciamo e valorizziamo altre capacità – quelle che rendono unico il rapporto umano – l’AI rimane uno strumento straordinario, nulla di più.”
Il valore dell’ascolto e della discrezionalità nel settore finanziario
Un punto centrale dell’intervento di Caprioli riguarda la necessità di preservare le competenze che l’AI non può replicare: l’ascolto, la discrezionalità e la capacità di comprensione. Queste abilità sono fondamentali per costruire una relazione solida e duratura con il cliente. In un settore come quello finanziario, i consulenti non si limitano a presentare polizze o prodotti finanziari, ma devono anche interpretare le esigenze del cliente, cogliere le sue preoccupazioni e guidarlo verso le soluzioni più adatte ai suoi obiettivi di vita.
È proprio in questa dimensione che la discrezionalità, intesa come capacità di analizzare aspetti qualitativi, diventa essenziale: l’AI può suggerire strategie basate su pattern e dati storici, ma solo il consulente umano è in grado di comprendere e valutare le sfumature emotive, le paure e le aspirazioni del cliente. Questo richiede un ascolto attento, un’apertura empatica e una disponibilità a percepire le complessità individuali che i numeri non possono rivelare.
La scelta del futuro: tra tecnologia e umanità
Domenico Maria Caprioli propone una visione chiara per il futuro del lavoro dei consulenti finanziari e assicurativi: l’Intelligenza Artificiale può amplificare il nostro impatto solo se siamo disposti a mantenere e valorizzare le nostre capacità umane. “Se ci riconosciamo altre capacità e ci misuriamo su altri aspetti,” afferma, “l’AI rimane lo straordinario strumento che è.” Lungi dal sostituire l’uomo, l’AI può assumere il ruolo di potente alleato per affrontare con successo le sfide moderne del settore finanziario.
Come l’AI può trasformare il campo finanziario senza perdere il valore umano
Per i consulenti finanziari di Allianz e per tutto il settore assicurativo, questa riflessione si traduce in un principio operativo: l’AI è uno strumento che va usato per liberare tempo e risorse, consentendo ai consulenti di concentrarsi su ciò che conta davvero. Automatizzando i compiti ripetitivi e di analisi dati, l’AI permette ai professionisti di dedicarsi all’ascolto attivo e a interpretare le esigenze più profonde dei clienti, aspetti fondamentali per mantenere alta la fiducia nel rapporto cliente-consulente.
Conclusione
Oggi che le tecnologie profonde avanzano con una rapidità senza precedenti, il settore finanziario si trova di fronte a una scelta vitale: delegare all’AI i compiti meramente esecutivi e riaffermare il valore delle capacità umane, oppure lasciare che la tecnologia ci superi.
Domenico Maria Caprioli invita a scegliere la prima strada, dove l’Intelligenza Artificiale diventa lo strumento potente che supporta, senza mai sostituire, la connessione e l’empatia che ogni consulente finanziario dovrebbe portare nel proprio lavoro.
Attraverso un equilibrio ponderato tra tecnologia e umanità, i consulenti di domani possono fare la differenza, innovando senza mai perdere di vista l’aspetto umano che rende il loro lavoro insostituibile.